

Gianni Caravaggio (Rocca San Giovanni, Chieti, 1968) vive e lavora a Milano e a Sindelfingen (Germania), dove è cresciuto fino al 1990. Dopo gli studi in filosofia all’Università di Firenze, Milano e Stoccarda, nel 1994 si è laureato all’Accademia di Belle Arti di Brera, dove attualmente insegna scultura. Ha tenuto la sua prima mostra personale nel 1977 alla Casa degli Artisti, Milano, a cura di Jole de Sanna, Hidetoshi Nagasawa e Luciano Fabro. Nel 1999 ha preso parte al workshop della Fondazione Ratti, Como, con il visiting professor Haim Steinbach. Tra le esposizioni istituzionali a lui dedicate si citano quelle al Castello di Rivoli, Rivoli (2006); Scenario, Collezione Maramotti, Reggio Emilia (2008); Enfine seul – finalmente solo – alone at last, Musée d’Art Moderne et Contemporain, Saint-Étienne e MAGA, Gallarate (2014); Iniziare un tempo, Museo Novecento, Firenze (2018); When Nature was Young, Kunstmuseum Reutlingen/Konkret, Reutlingen (2021); Per analogiam, GAM, Torino (2023), a cura di Elena Volpato.
Ha partecipato a mostre collettive in Italia e all’estero, tra cui al Castello di Rivoli, alla Lenbachhaus di Monaco di Baviera, alla Biennale di Mosca (2005) e alla Triennale di Izmir (2010). Nel 2011, insieme al filosofo Federico Ferrari, è stato coideatore del pensiero/mostra Arte Essenziale alla Collezione Maramotti di Reggio Emilia e al Kunstverein di Francoforte. Durante la sua carriera ha ricevuto numerosi riconoscimenti: Premio Fondo Speciale PS1 Italian Studio Program, New York (2002); Borsa per Giovani Artisti Italiani, promossa dagli Amici sostenitori del Castello di Rivoli (2005); Premio Allinovi, Firenze (2005); Premio ACACIA, Milano (2013).