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Agostino Bonalumi nasce il 10 luglio 1935 a Vimercate, in Brianza. La passione per la pittura si manifesta fin da giovanissimo: a soli tredici anni, una sua opera viene selezionata per partecipare al Premio Nazionale Città di Vimercate. Dopo aver studiato disegno tecnico e meccanico a Milano, città che diventa presto il fulcro della sua vita artistica, entra in contatto con figure centrali dell’avanguardia italiana come Piero Manzoni ed Enrico Castellani. Con loro espone per la prima volta nel 1958 alla Galleria Pater di Milano, dando avvio a una serie di mostre anche a Roma e Losanna, città in cui è tra i fondatori del movimento della New European School.

Dopo la fine della collaborazione con Manzoni e Castellani, Bonalumi sviluppa una voce artistica autonoma, raggiungendo la maturità con le celebri tele estroflesse, una tecnica che inizia a sperimentare alla fine del 1959 e che diventerà il tratto distintivo della sua ricerca. Tra il 1962 e il 1963, il suo metodo si consolida e nel 1964 firma un contratto con il gallerista Arturo Schwarz, con il quale inaugura una mostra personale nella sua galleria nel febbraio del 1965. Da questo momento, Bonalumi espone con continuità in alcune delle più importanti gallerie italiane e partecipa a prestigiose rassegne internazionali, tra cui la 33ª Biennale di Venezia (1966), la Biennale di San Paolo (1967) e la 35ª Biennale di Venezia (1970) con una personale che segna l’inizio del suo riconoscimento anche a livello internazionale.

Negli anni Settanta, l’artista approfondisce la dimensione spaziale della sua opera, superando la bidimensionalità della tela con interventi ambientali. Tra questi si ricordano lavori come “Blu abitabile”, realizzato per la mostra Lo Spazio dell’immagine, e “Dal giallo al bianco e dal bianco al giallo” per l’esposizione Pittura ambiente. In questo periodo Bonalumi consolida la sua posizione all’interno del panorama artistico internazionale, con mostre a Bruxelles, Singapore, Mosca, New York, e allo stesso tempo amplia la propria ricerca con progetti collaterali: scrive poesie, elabora riflessioni teoriche e crea scenografie per spettacoli di balletto.

Bonalumi è mancato il 18 settembre 2013 a Monza, non riuscendo a vedere la sua grande mostra personale al Robilant+Voena di Londra, inaugurata il 4 ottobre 2013.