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Lugano
  • Sciogliersi come neve al sole
  • Dall’oggi al domani, 1988
  • Pensato e quadrato
  • Minimo Massimo, 1974

Alighiero Boetti è nato nel 1940 a Torino. Fin da piccolo era interessato alla letteratura, alla filosofia orientale e alla vita di un antenato, un missionario domenicano a Mosul, che lo portò a viaggiare ampiamente. Tra il 1960 e il 1965 iniziò a realizzare disegni e dipinti astratti e nel 1964 sposò Annemarie Sauzeau. Nel 1967 fece la sua prima mostra personale alla Christian Stein Gallery, dove espose opere realizzate con materiali riciclati e saldati. Nel 1971 visitò l’Afghanistan per la prima volta, che negli anni seguenti sarebbe diventato un viaggio annuale fino al 1979. Lì incontrò le donne afghane che avrebbero ricamato le sue opere della Mappa del 1971-72. Successivamente inizia a produrre opere in penna a sfera, affidate anche a terzi (italiani): Mettere al mondo il mondo (1972-1973). Come artista sperimentale e concettuale di Arte Povera, Boetti combina arte e vita quotidiana, pubblico e privato, oggetti, parole e spettacoli, interrogando l’identità e il suo status (Gemelli, 1968; nel 1972 divide il suo nome in due parti, Alighiero e Boetti). Espone al Kunstmuseum di Lucerna nel 1974, alla Kunsthalle di Basilea nel 1978 e nei decenni successivi negli Stati Uniti e in Europa. Nel 1990, è stato invitato alla Biennale di Venezia e gli è stata data la sua stanza. Muore a Roma nel 1994.