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Lugano
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Ettore Colla nacque a Parma nel 1896. Scultore e pittore, è stato uno dei protagonisti più significativi dell’astrattismo italiano del secondo dopoguerra. Iniziò la sua formazione artistica nel 1913 presso l’Accademia di Belle Arti di Parma, ma fu costretto a interrompere gli studi per arruolarsi nel corpo dei Bersaglieri durante la Prima Guerra Mondiale, nella quale rimase gravemente ferito.

Nel 1923 si trasferì a Parigi, dove frequentò gli atelier di importanti scultori come Antoine Bourdelle, Constantin Brancusi e Henri Laurens, da cui trasse ispirazione per la propria ricerca plastica. Tornò in Italia nel 1926 e si stabilì a Roma, dove aprì il suo primo studio. In questi anni iniziali, la sua attività scultorea fu influenzata dal movimento Novecento e dalla lezione di Arturo Martini. Nel 1930 espose alla XVII Biennale di Venezia e, nel 1936, ottenne la cattedra di Ornato Modellato presso il Liceo Artistico di Napoli.

Nel secondo dopoguerra, come molti artisti italiani del suo tempo, Colla si avvicinò all’astrattismo, esplorando nuove forme espressive anche attraverso la pittura. Nel 1950 fu tra i fondatori del gruppo Origine, insieme a Mario Balocco, Alberto Burri e Giuseppe Capogrossi. Il gruppo, che promuoveva un’arte essenziale, priva di ornamento e carica di valenze simboliche, diede vita anche a una galleria, la Galleria Origine a Roma, e a un proprio organo di stampa: il periodico Arti Visive.

I suoi lavori più significativi risalgono agli anni ’50, periodo in cui sviluppò una scultura di impronta astratto-geometrica. Le sue opere si caratterizzano per l’uso di materiali di recupero, in particolare fogli metallici, e per la costruzione di figure nello spazio secondo una concezione spesso bidimensionale. Questa scelta materica e formale lo avvicinò idealmente ad alcune pratiche dadaiste, soprattutto per l’attenzione alla poetica dell’oggetto trovato.

Nel 1955 partecipò alla VII Quadriennale di Roma e nel 1957 tenne una mostra personale alla Galleria La Tartaruga, sempre a Roma. Negli anni successivi prese parte a numerose mostre collettive, sia in Italia che all’estero. La consacrazione definitiva arrivò nel 1964, quando espose con una sala personale alla XXXII Biennale di Venezia, ricevendo ampio riconoscimento da parte della critica. Nel 1966 fu tra i fondatori della rivista “QUI arte contemporanea”, insieme a Capogrossi, Fontana, Leoncillo, Pasmore e altri importanti artisti del tempo, pubblicata da Editalia. Ettore Colla morì a Roma il 28 dicembre 1968, nella sua casa di viale Parioli.