

Luigi Ontani è nato il 24 novembre 1943 a Vergato, Bologna. Da ragazzo si avvicina alla letteratura grazie ad autori contemporanei come Pasolini, Apollinaire, Joyce, Savinio, Marinetti e i futuristi, e manifesta una precoce inclinazione alla poesia. Il soggiorno a Torino per il servizio militare, tra il 1963 e il 1964, gli offre la possibilità di frequentare musei e gallerie attive in particolar modo nel campo dell’avanguardia. Stabilisce i primi contatti con galleristi e artisti emergenti.
A partire dagli anni ’70, Ontani inizia la sua ricerca artistica, sperimentando varie tecniche (fotografia, pittura, scultura su materiali diversi) e usando il proprio corpo per indagare l’ambiguità e la complessità della natura umana. Ontani ha usato tutte queste diverse tecniche come occasioni per sperimentare nuove possibilità e formulare nuove variazioni dei temi e dei soggetti che lo interessano di più: il suo viaggio “transistorico” attraverso il mito, la maschera, il simbolo e la rappresentazione iconografica.
Ha esposto le sue opere in alcuni dei più importanti musei e gallerie del mondo, dal Solomon R. Guggenheim Museum al Centre Pompidou, al Museo Reina Sofia al Frankfurter Kunstverein. Ha anche partecipato a diverse edizioni delle biennali di Venezia, Sydney e Lione. Ha tenuto importanti retrospettive al MoMA (2001), allo SMAK di Gand (2003–2004). Nel 2008 presenta un’ampia personale al MAMbo di Bologna, cui seguono negli anni successivi le mostre al Museo Capodimonte a Napoli (2010), al Castello di Rivoli a Torino (2011-2012) e al GAMeC di Bergamo (2014-2015).