

Con opere di
Con il progetto Dal segno all’immagine, Repetto Gallery esplora la costante dialettica tra forma e contenuto, dove il segno è un ponte tra materia e spirito, tra visibile e invisibile, attraverso le opere di artisti di diverse generazioni. Liberato dalle catene della rappresentazione mimetica, il segno diventa lo strumento di un nuovo linguaggio capace di sondare le profondità dell’inconscio e di interrogare la realtà in modo radicalmente innovativo. L’immagine si trasforma in un campo di battaglia dove il segno diventa la traccia di un viaggio interiore, un tentativo di rendere visibile l’invisibile, trasformato in parole. Come diceva Giulio Carlo Argan, “il segno è il primo linguaggio dell’uomo, il suo modo di affermare la propria presenza nel mondo”. La parola, a sua volta, esce dai confini del testo scritto per diventare parte integrante dell’opera d’arte, acquisendo un significato nuovo e inaspettato. Rappresenta così non solo un elemento descrittivo, ma un attivatore di significato.