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Lugano
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Pier Paolo Calzolari, nato a Bologna nel 1943, vive e lavora attualmente a Lisbona, in Portogallo. Trascorre l’infanzia e l’adolescenza a Venezia, città in cui sviluppa una precoce sensibilità per la luce e l’atmosfera, elementi che diventeranno centrali nella sua ricerca artistica. Nel 1965 fa ritorno a Bologna e apre uno studio a Palazzo Bentivoglio, dove inizia a realizzare le sue prime opere pittoriche. Il suo atelier diventa presto un punto di riferimento per intellettuali e artisti italiani e internazionali, tra cui Allen Ginsberg e William Burroughs.

Nel 1967 mette in scena la sua prima opera-performance, Il filtro e benvenuto all’angelo, concepita come un’esperienza sensoriale immersiva e definita dall’artista stesso come una “attivazione dello spazio”. Tra il 1967 e il 1972 Calzolari si muove tra Urbino, Parigi, New York e Berlino, portando a maturazione il proprio linguaggio artistico. È in questo periodo che viene associato al movimento dell’Arte Povera, con cui condivide un approccio sperimentale e un uso non convenzionale dei materiali. Il suo testo “La casa ideale” (1968) è considerato da molti una delle dichiarazioni teoriche fondamentali del movimento. Nel 1969 partecipa alla storica mostra Live in Your Head: When Attitudes Become Form alla Kunsthalle di Berna, un evento che segna un momento cruciale nella storia dell’arte contemporanea. Durante gli anni Settanta espone regolarmente anche all’estero, tra cui tre mostre personali alla prestigiosa Galleria Sonnabend di Parigi.

L’opera di Calzolari si caratterizza per l’uso di materiali effimeri e simbolici — ghiaccio, neon, piombo, muschio, brina, sale, foglie di tabacco — attraverso i quali indaga concetti come trasformazione, impermanenza e tempo. Il dialogo tra materia e luce diventa una costante poetica e formale della sua produzione.

Dopo aver vissuto tra Bologna, Parigi e Milano, si stabilisce definitivamente nel capoluogo lombardo a metà degli anni Settanta, dove prosegue la sua attività espositiva collaborando anche con la Galleria Tucci Russo di Torino. Negli anni Ottanta si trasferisce per un biennio a Vienna, per poi fare ritorno in Italia, dove continua la sua ricerca sulla luce e sul paesaggio, lavorando nella regione del Montefeltro. Negli anni Novanta, Calzolari è protagonista di importanti mostre antologiche in città come Parigi, Losanna e Torino. Nel 2012 tiene la sua prima grande mostra personale negli Stati Uniti e, da allora, continua a esporre in gallerie e istituzioni internazionali. Le sue opere fanno oggi parte di prestigiose collezioni pubbliche, tra cui il Guggenheim Museum di New York, il Centre Pompidou di Parigi, l’Art Institute of Chicago e la Sammlung Goetz di Monaco di Baviera.