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Lugano
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Alfredo Chighine nacque a Milano il 9 marzo 1914, da una famiglia di origini sarde e lombarde. Nonostante le difficoltà economiche, iniziò presto a coltivare la sua vocazione artistica frequentando corsi serali presso la Scuola Professionale dell’Umanitaria, dove studiò anche incisione. Nel 1941, a 27 anni, espose il suo primo dipinto alla III Mostra Provinciale Permanente. Animato da una crescente passione per l’arte, sia pittorica che scultorea, nel 1945 decise di dedicarsi completamente alla carriera artistica: abbandonò il lavoro e la casa e si iscrisse prima all’Istituto Superiore d’Arte Decorativa di Monza, poi al corso di scultura tenuto da Giacomo Manzù presso l’Accademia di Belle Arti di Brera.

Inizialmente si concentrò sulla scultura in legno, per poi avvicinarsi progressivamente al disegno e alla pittura. Una svolta importante avvenne nel 1946, quando vinse un premio alla mostra Oltre Guernica con una scultura che attirò l’attenzione della critica per la sua intensa capacità espressiva. Da quel momento, la sua produzione artistica cominciò a farsi notare, apprezzata in particolare per la sensibilità con cui riusciva a rappresentare la realtà. Nel 1950 tenne la sua prima mostra personale alla Galleria San Fedele di Milano. La sua ricerca artistica si orientò sempre più verso una pittura informale, con opere in cui luce, materia e natura si fondono in un linguaggio visivo fortemente evocativo.

Un ruolo cruciale nella sua carriera fu svolto dalla Galleria del Milione, che gli offrì importanti occasioni espositive e contribuì a consolidare la sua reputazione nel panorama artistico nazionale. Partecipò a numerose edizioni della Triennale di Milano e ad altre esposizioni in Italia e all’estero. Nel 1957 fu selezionato per la mostra della Rome–New York Art Foundation, curata da Laurence Alloway, Pierre Restany e Michel Tapié, figura chiave dell’arte informale europea.

Nel 1958 trasferì il proprio studio a Milano e nello stesso anno prese parte alla XXIX Biennale di Venezia, mentre veniva pubblicata la sua prima monografia. Nel 1964 partecipò alla rassegna Pittura a Milano dal 1945 al 1964, allestita a Palazzo Reale, presentando sia tele che sculture in legno. Dopo la scomparsa di Gino Ghiringhelli, storico direttore della Galleria del Milione, la collaborazione con quest’ultima si diradò, ma Chighine continuò a esporre regolarmente, ottenendo nuovi riconoscimenti. Trascorse gli ultimi anni della sua vita a Viareggio, dove si spense il 16 luglio 1974.

La sua opera è stata rivalutata e celebrata in numerose mostre postume, tra cui una grande retrospettiva organizzata nel 1975 presso il Liceo Saracco di Acqui Terme, oltre a varie esposizioni curate da Repetto & Massucco, Elena Pontiggia e altri, che hanno contribuito a rinnovare l’interesse per uno dei protagonisti meno convenzionali dell’arte italiana del dopoguerra.