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Lugano

Arte Povera, appunti per la storia / 28 novembre 2023, ore 21.15 / Sky Arte

Ore 21.15
28 novembre 2023

Presentato in anteprima mercoledì 1 novembre 2023 al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, il docufilm Arte Povera, appunti per la storia andrà in onda martedì 28 novembre 2023, alle 21.15, sul canale televisivo italiano Sky Arte e on demand.

Con la produzione di Good Day Films di Michele Bongiorno e la regia di Andrea Bettinetti, la pellicola rivela le prospettive innovative e il forte impatto che i 12 artisti legati al movimento dell’Arte Povera hanno avuto sulla scena artistica italiana, presentando gli studi degli artisti, le fondazioni, le istituzioni, le gallerie e i musei che in tutto il mondo espongono le collezioni più importanti. Arte Povera, appunti per la storia presenta una conversazione inedita con Germano Celant realizzata nel 2019 alla Fondazione Prada di Ca’ Corner a Venezia, e interviste a Giulio Paolini, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Gilberto Zorio, Pier Paolo Calzolari, Giovanni Anselmo, Michelle Coudray, Lia Rumma, Antonio Tucci Russo, Fabio Sargentini, Carolyn Christov-Bakargiev, Beatrice Merz, Silvia Fabro, Paolo Mussat Sartor, Gianfranco Benedetti e Giorgio Colombo.

«Prima viene l’uomo poi il sistema, anticamente era così. Oggi è la società a produrre e l’uomo a consumare. Ognuno può criticare, violentare, demistificare e proporre riforme, ma deve rimanere nel sistema, non gli è permesso di essere libero». È l’incipit del manifesto dell’Arte Povera pubblicato su «Flash Art» numero 5 del 1967 a firma di Germano Celant, il critico visionario che teorizzò un’arte povera come guerriglia, libera da vincoli e regole, in aperta contrapposizione con l’arte tradizionale. Una grande ondata creativa che scardinava le certezze, rifiutava tecniche e supporti formali, usando materiali poveri come terra, legno, ferro, stracci, scarti industriali…

È una critica radicale che utilizza il linguaggio della società contemporanea e ricorre anche all’utilizzo dell’installazione e dell’opera performativa. L’intuizione di Celant facilita l’aggregazione di artisti dalle sensibilità diverse, che sperimentano individualmente un proprio linguaggio, accomunati da un sentimento fortemente avverso all’egemonia culturale del momento. Il film illumina l’aspetto innovativo del movimento e la forza dissacrante di un gruppo di giovani artisti che mettono in subbuglio il mondo culturale, incidendo profondamente nella crescita dell’arte contemporanea. «La voce di Giuseppe Cederna ci accompagna attraverso gli studi e le fondazioni, le gallerie e i musei che ospitano le collezioni più importanti — continua Bongiorno —, da Rivoli al Magazzino Italian Art Museum di New York, in una lunga affascinante conversazione con i protagonisti di questa straordinaria ricerca artistica».