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Christo nacque nel 1935 a Gabrovo, in Bulgaria. Artista visionario e pioniere dell’arte ambientale, è noto per le sue monumentali installazioni all’aperto, realizzate principalmente con tessuti e materiali plastici. Dopo gli studi presso l’Accademia Nazionale d’Arte di Sofia, lavorò per un breve periodo a Praga e successivamente si iscrisse all’Accademia di Belle Arti di Vienna, dove rimase per un semestre. Seguì una breve tappa a Ginevra, prima di stabilirsi definitivamente a Parigi nel 1958.

Proprio a Parigi conobbe Jeanne-Claude (1935–2009), che sarebbe diventata non solo sua compagna di vita, ma anche partner inscindibile nel processo creativo. Nello stesso anno, Christo iniziò a sviluppare il suo stile caratteristico con i primi “pacchi” e oggetti incartati. La loro prima collaborazione ufficiale risale al 1961 con l’installazione “Stacked Oil Barrels and Dockside Packages” nel porto di Colonia. Nel 1964 si trasferirono a New York City, dove continuarono a sviluppare insieme un percorso artistico unico e rivoluzionario.

La collaborazione tra Christo e Jeanne-Claude ha prodotto alcune delle opere più iconiche dell’arte contemporanea, opere che hanno ridefinito il concetto di paesaggio e installazione temporanea. Tra i progetti più celebri si ricordano: “Valley Curtain” (1972), una gigantesca tenda arancione sospesa tra due montagne a Rifle Gap, in Colorado; “Running Fence” (1976), un nastro di tessuto lungo 39 km che attraversava le colline delle contee di Marin e Sonoma, in California; “Surrounded Islands” (1983), che circondava con tessuti rosa brillante 11 isole nella Baia di Biscayne, in Florida; “Pont Neuf Wrapped” (1985), che trasformò il più antico ponte di Parigi in un’opera effimera e surreale.

Nel 1991, portarono avanti il progetto “The Umbrellas”, che vedeva giganteschi ombrelli gialli e blu aprirsi contemporaneamente in due luoghi distinti: Tejon Pass, in California, e la valle del fiume Sato, in Giappone. Uno dei loro lavori più acclamati fu il “Wrapped Reichstag” (1995), in cui l’edificio simbolo della Germania unificata venne avvolto in un drappeggio argentato: un gesto artistico di grande impatto visivo e simbolico, capace di catturare l’attenzione del mondo intero.

Nel 2005, dopo ben 26 anni di progettazione e negoziazioni, realizzarono “The Gates” a Central Park, New York: 7.503 portali color zafferano che si snodavano lungo i sentieri del parco, trasformandone radicalmente la percezione. Dopo la morte di Jeanne-Claude nel 2009, Christo proseguì il loro lavoro con immutata energia e visione. Nel 2016 completò “The Floating Piers”, un’opera di land art sul Lago d’Iseo, in Italia, che permise ai visitatori di camminare letteralmente sull’acqua, collegando la terraferma alle isole con una passerella galleggiante rivestita di tessuto dorato. Nel 2018 presentò a Londra “The London Mastaba”, una grande installazione di barili galleggianti sul Serpentine Lake, ispirata a forme architettoniche dell’antico Egitto.

Morì a New York nel maggio 2020, lasciando incompiuto un ultimo sogno: l’impacchettamento dell’Arco di Trionfo a Parigi. In linea con la sua volontà, il progetto fu completato postumo nel 2021 dal suo team, rappresentando un potente epilogo della sua carriera.