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Lugano
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Maria Lai nasce nel 1919 a Ulassai, in Sardegna. La sua solida formazione artistica inizia a Roma, dove frequenta il liceo artistico sotto la guida di Angelo Prini e Marino Mazzacurati, per poi proseguire all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove studia scultura con Arturo Martini e Alberto Viani. Si trasferisce poi a Roma, città in cui vive a lungo e dove, nel 1957, tiene la sua prima mostra personale presso la galleria L’Obelisco.

Dopo questo promettente esordio, Maria Lai attraversa un lungo periodo di silenzio artistico durato circa dieci anni, durante il quale decide di non esporre più le proprie opere al pubblico. In questa fase di riflessione e ricerca, abbandona il linguaggio figurativo per abbracciare uno stile informale, più essenziale e simbolico. È proprio in questi anni che nascono alcune delle sue opere più iconiche, come le Tele e Libri cuciti, i Pani e i Telai.

Nel 1978 Mirella Bentivoglio la invita a partecipare alla Biennale di Venezia, segnando il suo ritorno sulla scena artistica. Gli anni Ottanta vedono l’affermazione del ciclo delle Geografie e dei Libri cuciti, nonché l’inizio delle sue prime opere di arte relazionale e interventi sul territorio. Tornata a vivere in Sardegna, nel 2006 inaugura Stazione dell’Arte – Museo Arte Contemporanea Ulassai, che custodisce una parte significativa del suo lavoro.

Le opere di Maria Lai sono oggi conservate in prestigiose istituzioni italiane e internazionali, tra cui: la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, il MoMA di New York, il Centre Georges Pompidou di Parigi, la GNAM di Roma, il MUSMA di Matera, il Museo d’Arte della Provincia di Nuoro, la Galleria Comunale d’Arte di Cagliari, il MART di Rovereto e molte altre. Dopo la sua scomparsa, avvenuta nel 2013, le sono state dedicate numerose mostre e retrospettive in Italia, in Europa e negli Stati Uniti.