In occasione del 45° anniversario della morte di De Chirico Repetto Gallery ospita, per la prima volta nel territorio ticinese, un inedito confronto tra il padre della pittura Metafisica e una selezione di importanti artisti del Novecento che, in epoche e declinazioni diverse, si sono ampiamente ispirati alla sua eredità artistica. Un percorso espositivo che raduna, tra 17 dipinti e 10 disegni, alcune delle opere storiche più significative di de Chirico, come La commedia e la tragedia, un grande olio su tela del 1926; Le cabine misteriose del 1935; Ettore e Andromaca del 1946/47; e le Piazze d’Italia, degli anni ‘40 e ‘50; fino ad includere un autoritratto, varie nature morte e cavalli. La mostra, accompagnata da un testo critico di Andrea Cortellessa, ripercorre l’affascinante e poliedrico percorso creativo del Pictor Optimus che, dal periodo metafisico a quello barocco, ha lasciato tracce indelebili nel fertile terreno artistico del primo e del secondo dopoguerra.
Si forma così un ricco nucleo attorno al quale orbitano alcune delle personalità più rilevanti dello scenario artistico internazionale: sono emblematiche la teatralità ripetuta delle stampe fotografiche di Andy Warhol (1928 – 1987), l’ammirazione per la grande pittura del passato espressa da Mario Schifano (1934 – 1998) con la serie degli Omaggi; la riscoperta della classicità nelle opere di Giulio Paolini (B. 1940) come Mimesi del 1975 e la serie dei collage, datati tra il 2009 e il 2012; i paesaggi disseminati da frammenti arcaici nelle Rovine di Salvo (1947 – 2015); le atmosfere sospese e rivelatrici catturate nelle fotografie di Luigi Ghirri (1943 – 1992), tra cui Parigi,1980 e Roma Eur, 1982. Celebri seguaci che, suggestionati dalla magnetica visionarietà del suo immaginario, ne rielaborarono gli archetipi in opere tese tra sospensioni, simbologie oniriche e immagini allegoriche, diventando custodi eterni dell’eredità dechirichiana.
Orari d’apertura: da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 17.00, sabato dalle 11.00 alle 17.00