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Lugano

Fausto Melotti. Ceramiche / 8 febbraio – 30 giugno 2024

Banca Mediolanum - Sede Palazzo Biandrà
Via Santa Margherita 1/A, Milano
8 febbraio - 30 giugno 2024

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Le eleganti vetrine di Palazzo Biandrà, cornice meneghina della Casa della Consulenza di Banca Mediolanum, ospiterà fino al 30 giugno 2024 un’elegante selezione di ceramiche di Fausto Melotti. Il progetto espositivo Fausto Melotti. Ceramiche celebra così l’intensa parentesi artistica dello scultore medeghino, in una location suggestiva, nel cuore della sua amata città.

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Fausto Melotti nacque a Rovereto nel 1901. Nel 1915, con l’inizio della prima guerra mondiale, si trasferì a Firenze, dove trascorse il periodo formativo più importante della sua vita, scoprendo e approfondendo i grandi maestri del Rinascimento. Proseguì poi gli studi trasferendosi definitivamente a Milano, che divenne la sua città. Dopo il diploma in pianoforte, conseguì la laurea in ingegneria elettrotecnica e si diplomò in scultura all’Accademia di Brera dove, più di tutto apprese «la virtù di disustanziare la materia». Insomma, il destino di un sogno pitagorico realizzatosi in una musica magicamente solidificata.

Nel maggio 1935 fece la sua prima importante mostra presso la galleria “Il Milione” di Milano, esponendo opere totalmente astratte, in un radicale processo di dematerializzazione, ispirato all’invisibilità dei suoni. Intorno agli anni ‘40, anni di guerra estremamente difficili, Melotti cominciò ad approfondire il suo grande amore per la ceramica, che coltivò fino alla sua morte, avvenuta nel 1986.

Artista poliedrico, versatile, rinascimentale, Melotti è un grande scultore o “antiscultore”, creatore di forme anti retoriche e anti monumentali. Ma, insieme, egli è anche pittore, scrittore ed un grandissimo modellatore. Insieme a Lucio Fontana, Melotti è stato il più grande ceramista del ‘900 italiano, creando una serie straordinaria di figure: bambini stilizzati, vasi, coppette, animali reali e fantastici, in forme variegate e spesso molto colorate. L’esposizione di queste vetrine, nella centralissima Milano, la sua città, ne danno una preziosa sintesi e ne sono una felice testimonianza.

Testo di Paolo Repetto