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Lugano

Luigi Ghirri. Nostalgia del futuro. L’immagine necessaria / 26 ottobre – 9 dicembre 2023

Sala espositiva CMC
Largo Corsia dei Servi 4, Milano
26 ottobre - 9 dicembre 2023

“Luigi Ghirri – Nostalgia del futuro. L’immagine necessaria” una rassegna di 90 opere, curata da Giovanni Chiaramonte e ideata da Camillo Fornasieri, direttore del CMC, in collaborazione con CSAC Università di Parma, nell’ambito di MILANOPHOFESTIVAL con il Patrocinio della Università IULM, del Comune di Milano e della Regione Lombardia. Per il capoluogo lombardo una primizia, dopo la mostra alla Triennale del 2018 dedicata alla fotografia di architettura, composta tutta da original e vintage print, una ricognizione per riscoprire l’antropologia estetica della fotografia di Ghirri.

Alle fotografie tratte da varie raccolte, “Paesaggi di cartone”, “Colazione sull’erba”, “Infinito”, “Viaggio dentro un antico labirinto” “Infinito” si aggiungono la visione delle polaroid di grandi dimensioni (800x600cm), esposte qui per la prima volta, prodotte con una speciale macchina, sogni, ironici ricordi, raffinate composizioni messe in scena da Ghirri e rievocati dentro lo studio Polaroid di Amsterdam.
La mostra rappresenta un evento culturale in un tempo di crisi e transizione per ritrovare il senso del canone visivo e una novità che ci rappresenti come io e comunità. La Mostra percorre la costante ricerca dell’Autore di fronte al frammentarsi della immagine nella potente comunicazione di massa, la ricerca dell’“l’Immagine necessaria” -definizione di Ghirri- atto consapevole del presente che deve rispondere del passato, della bellezza delle civiltà e osare costruire il futuro.

È che in effetti, sembra che sia tutto già superato da quello che si chiama mondo della simulazione, che tutto abbia bisogno del prefisso post o iper, e che il mondo del frammento, delle libere associazioni, della schizofrenia, dell’indifferenza e del paradosso, siano già esauriti e che siamo già entrati in una era dello sguardo pornografo, divoratore insaziabile, dove non esiste più nessuna narrazione, proprio perché tutte le narrazioni sono possibili: (…) ma nello spazio in cui non sembra più possibile riattivare il nostro desiderio di cercare una immagine possibile, una immagine che possa produrre su di noi ancora meraviglia o stupore.”
(Luigi Ghirri, Niente di antico sotto il sole, 1997 a cura di Paolo Costantini e Giovanni Chiaramonte)